Gli occhi di chi ha ucciso il suo fidanzato non li avrebbe dimenticati la ragazza di Carlo Cannavacciuolo, il veterinario ucciso da due persone a volto coperto durante un tentativo di rapina a Santa Maria La Carità tra il 4 e il 5 novembre scorso. Quando gli agenti le hanno mostrato le foto dei due sospetti, Stefano Afeltra e Violante Petrucci, la ragazza ha annuito più volte. Ha riconosciuto lo sguardo anche quando le hanno mostrato le immagini coperte da passamontagna. E’ un riscontro prezioso per l’indagine dei carabinieri di Torre Annunziata che possono contare anche sul ritrovamento a Pimonte di due pistole, e una sarebbe compatibile con l’arma del delitto.
I due accusati Afeltra e Petrucci, di 29 e 26 anni, per ora restano in cella. Oggi ci sarà l’udienza di riesame chiesta dagli avvocati Giaquinto e Di Somma. Scontato il rinvio al 28 novembre per un difetto di notifica. Agli atti però è stato già allegato l’atto istruttorio condotto con l’aiuto della ragazza. La fidanzata di Carlo ha spiegato di ricordare solo gli occhi nel buio di quei banditi dal volto travisato, e li ha ritrovati nelle foto degli indagati. Fondamentale però potrebbe essere per le indagini il ritrovamento delle armi in un’abitazione abbandonata di Pimonte. Sotto il materasso i carabinieri hanno trovato una pistola 7.65; un revolver calibro 38 special e due passamontagna. Le armi sono le stesse rubate al titolare di un albergatore dove lavoravano Afeltra e Petrucci. E il revolver sarebbe compatibile con quello che non ha lasciato scampo a Carlo nel giorno del suo onomastico. Al vaglio della Procura di Torre Annunziata anche gli atti di una conversazione tra due rapinatori che, intercettata dalla Procura di Nola nell’ambito di un’altra indagine, potrebbe fare luce sull’omicidio di Santa Maria La Carità.
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